Truffe su internet i Carabinieri di Cortina denunciano 3 persone
A conclusione di tre differenti attività d’indagine che hanno recentemente coinvolto la Compagnia di Cortina, sono stati identificati e deferiti alle competenti Autorità Giudiziarie tre esperti truffatori della rete, sempre più impegnati ed avvezzi a sfruttare in maniera delinquenziale l’incremento nelle transazioni di beni e servizi su internet.
In un primo caso a finire nel mirino della Stazione di San Vito di Cadore è stato un quarantacinquenne cosentino con precedenti specifici, il quale aveva convinto un ignaro sanvitese a versare su una carta prepagata Postepay la somma di euro 180,00 per l’acquisto di una console Playstation 4 usata, ovviamente mai spedita alla vittima di turno. In seguito all’individuazione del malfattore, come accade di consueto, è poi emerso che lo stesso è contemporaneamente indagato da altri comandi dell’Arma per analoghi fatti commessi in danno di utenti della rete sparsi in varie località del territorio italiano. La stessa Playstation 4, tra l’altro, era già stata “venduta” almeno due volte.
Ma sulle bacheche online ultimamente si trattano anche auto di lusso che, per quanto usate, forse sarebbe più opportuno acquistare in concessionaria. È il caso di un turista napoletano che aveva denunciato sempre alla Stazione di San Vito di essere stato truffato nell’ambito di una trattativa avvenuta sul sito www.subito.it per l’acquisto di una bella Porsche 911. L’auto era stata messa in vendita alla cifra invogliante di 8.400 euro e la vittima, per assicurarsi il diritto di prelazione sull’affare, non aveva esitato ad effettuare un bonifico bancario di 500 euro sul conto indicato dal truffatore. Pagato quanto pattuito, l’affabile venditore si è reso irreperibile ad ogni tentativo di essere contattato, non prima ovviamente di avere incassato il denaro e svuotato il conto. Le attività d’indagine, sempre di particolare complessità in questi casi per le numerose possibilità che hanno i truffatori di celarsi tra le maglie della rete informatica, hanno permesso ai militari sanvitesi di identificare l’autore della truffa in un sessantenne della provincia di Napoli, già noto all’Arma campana per simili episodi.
L’ultimo caso è invece un classico di stagione che ha visto impegnata la Stazione di Cortina d’Ampezzo, trattandosi infatti della falsa locazione per le festività di fine anno di un appartamento nel centro ampezzano. L’esca stavolta era stata lanciata sul sito www.airbnb.com che, diversamente dalle classiche bacheche di annunci, opera un minimo di controllo sulle inserzioni e, per tale ragione, garantisce in determinati casi le transazioni che avvengono sulla piattaforma online. Il truffatore, però, dopo aver attirato una quarantacinquenne ferrarese interessata all’appartamento di via Pecol, l’ha convinta a concludere la trattativa in forma privata, promettendo un ulteriore sconto sulla cifra finale con la scusa che così non avrebbero dovuto riservare alcuna provvigione al sito di vacanze. Dopo aver pagato in due soluzioni una cifra complessiva di 450 euro, la famiglia di Ferrara ha dovuto fare la triste scoperta all’arrivo a Cortina, quando all’indirizzo indicato non c’era nessuno ad aspettarli. Inutile citofonare ai campanelli, lì non c’era nessun appartamento in affitto. Da via Pecol il gruppo si è quindi spostato in via Guide Alpine per denunciare quanto accaduto ai carabinieri. Dopo le necessarie indagini l’Arma è quindi arrivata ad un cinquantacinquenne della provincia di Napoli, anche lui esperto del “settore” ed appassionato di montagna, in passato infatti era già stato denunciato per avere messo in affitto falsi appartamenti a Livigno.
Alla luce del fatto che il fenomeno criminale non accenna a diminuire, appare opportuno ripetere le solite raccomandazioni di massima: attenzione nel condurre trattative sui siti online, soprattutto su quelli ideati come semplici bacheche di annunci virtuali, dove i gestori non sono responsabili del contenuto delle singole inserzioni, chiedendo sempre maggiori garanzie, evitando annunci poco chiari e denunciando sempre alle forze di polizia i comportamenti ritenuti illeciti. Se per quanto concerne le offerte di vendita di beni usati le possibilità di verifica sono minori, in relazione agli appartamenti in affitto gli utenti possono disporre di qualche strumento in più: richiesta di invio di foto aggiuntive, possibilità di visitare l’appartamento prima di concludere l’affare, verifica con applicativi online quali StreetView che l’indirizzo dell’abitazione corrisponda alle foto dell’annuncio, verifica su siti di annunci alternativi che lo stesso indirizzo con le medesime foto non sia presente con nominativi di referenti diversi e diversi numeri di conto, eseguire ricerche sui social network sul conto dei proponenti, verificare l’attendibilità dei siti ove la proposta è presentata, contattare gli uffici del turismo presenti nelle principali località, etc..
Maggiore Cristiano Rocchi
Compagnia Carabinieri di Cortina d’Ampezzo