PRECIPITA DAL PICCO DI RODA E PERDE LA VITA A PIEVE DI CADORE
Attorno alle 14 il 118 ha risposto alla telefonata di un escursionista, che diceva di essere caduto dal Picco di Roda, di essersi fatto male e che stava scivolando. L’uomo non aveva però più risposto alle chiamate della Centrale, che cercava di localizzarlo. Fornite le coordinate della cima, l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha avviato il sorvolo, individuando purtroppo il corpo senza vita dell’escursionista sotto un salto di roccia, un centinaio di metri più basso del sentiero di cresta. Sbarcato con un verricello di 60 metri, il tecnico di elisoccorso ha attrezzato una corda fissa, in attesa dell’arrivo di due soccorritori di Pieve di Cadore, imbarcati dall’eliambulanza in supporto alle operazioni. Ricomposta e imbarellata, la salma è stata assicurata sulla neve in un punto più agevole per le manovre di recupero dell’elicottero. Il corpo è stato poi trasportato al campo di calcio di Nebbiù, per essere affidato al carro funebre. Da una prima ipotesi, l’escursionista si trovava in prossimità della cima, quando ha perso l’equilibrio scivolando lungo la ripida parete laterale, da dove ha potuto solo lanciare l’allarme, prima di ruzzolare tra le rocce.