TEST SIEROLOGICI A DIPENDENTI E CONSIGLIERI DEL COMUNE DI CORTINA D’AMPEZZO

TEST SIEROLOGICI A DIPENDENTI E CONSIGLIERI DEL COMUNE DI CORTINA D’AMPEZZO

Oggi i dipendenti del Comune e i consiglieri comunali saranno sottoposti (su base volontaria) al test sierologico Covid-19, questo non solo per la sicurezza del personale, ma anche per quella dei cittadini che interagiranno con loro.

Il test, veloce e affidabile, consente di identificare chi è venuto in contatto con il virus ed eventualmente se l’infezione è in atto o se la malattia è stata superata, in base ai diversi esiti di positività o negatività sulle immunoglobuline indagate. Qualora il test fosse positivo, sarà effettuato anche il tampone naso-oro-faringeo.

“Per i test sierologici” spiega il Sindaco di Cortina, Gianpietro Ghedina “ci siamo affidati al Centro di Medicina di Treviso, tra i primi laboratori di analisi del Veneto che si avvale di una nuova apparecchiatura della Abbott: l’azienda farmaceutica statunitense ha vinto, infatti, il bando indetto dal Ministero della Salute per la fornitura di test sierologici in Italia, nell’ambito dell’emergenza Coronavirus.

Il Test sierologico Covid-19 si terrà presso la sede Comunale presso l’Ufficio ex Urbanistica, dove è stata predisposta una saletta per i prelievi.

IL TEST:

Il test sierologico effettuato da Centro di medicina, rete di strutture sanitarie private e convenzionate del Veneto, messo a disposizione al Comune di Cortina per l’iniziativa rivolta alla sua popolazione dipendente è quello nazionale.

È il test IgG SARS-CoV-2, marcato CE ai sensi della Direttiva IVD (98/79/CE), che determina se una persona ha sviluppato anticorpi verso il Covid-19.

Si tratta del test Abbott, l’azienda statunitense leader mondiale nella produzione di dispositivi medici, vincitrice del bando indetto dal Ministero italiano della Salute per la fornitura di test sierologici in Italia nell’ambito dell’emergenza coronavirus.

A differenza dei test molecolari (il tampone) che rilevano la presenza del virus, i test anticorpali determinano se la persona è entrata in contatto con il virus sviluppando la risposta anticorpale.

Il test IgG SARS-CoV-2 di Abbott identifica l’anticorpo IgG, una proteina prodotta dall’organismo che persiste a lungo. Le IgG vengono analizzate con tecnologia immunologica a chemiluminescenza (CMIA) completamente automatizzata.

Tale metodica misura la presenza delle IgG in unità di luce relativa (RLU), si ha quindi una misurazione diretta ed univoca.

L’elevata sensibilità (100% a 14 giorni da insorgenza sintomi) e specificità (99,6%) ne attestano l’affidabilità che gli è valsa l’aggiudicazione della gara nazionale.

L’esame delle IgM viene effettuato invece con metodo ELISA, che si basa sull’attività enzimatica per rilevare gli anticorpi, anch’esso metodo riconosciuto per affidabilità.

Il test si effettua con prelievo venoso e l’esito viene fornito in tempi brevi (entro le 24-48 ore). I prelievi vengono effettuati secondo modalità che consentano il rispetto delle norme di sicurezza in vigore in questo periodo.

IL PROTOCOLLO DI GESTIONE DEI CASI POSITIVI:

Qualora il test sierologico risultasse positivo ad uno o entrambi gli anticorpi o nei casi clinici sospetti va eseguito il tampone per il rilevamento del virus SARS-CoV-2, quindi sarà necessario avvisare il medico curante.
Per questo il paziente viene preso in carico e comunicato all’ente, al paziente e al suo medico di medicina generale il caso. Con il nostro partner abbiamo validato un algoritmo completo che prevede la gestione ed il contatto telefonico da parte di un medico per ciascun paziente positivo; una segreteria dedicata è sempre disponibile dalle 8 alle 18. Se il test risulta negativo significa invece che non vi è presenza degli anticorpi IgM e IgG, quindi, la persona presumibilmente non è entrata in contatto con l’antigene o si trova all’interno del periodo di latenza/incubazione del virus.

UNA CONSIDERAZIONE SUL METODO UTILIZZATO E LA GESTIONE IN SICUREZZA DELL’EVENTO:

Superata la fase in cui gli unici test disponibili erano quelli rapidi (immunocromatografico), oggi i test sierologici su piattaforme da laboratorio clinico sono automatizzati ad elevatissima specificità e sensibilità. Questo consente di avere molti meno “falsi positivi” (il test è positivo ma sono sano) e meno “falsi negativi” (il test è negativo ma in realtà sono positivo -infetto/sono stato infettato).

Assume quindi importanza il metodo: che può essere a chemiluminescenza o ELISA per il test anticorpale; PCR (tampone) per il molecolare.

Inoltre, assume importanza la gestione dell’evento / giornata prelievi in sicurezza, con la misurazione della temperatura in ingresso, la garanzia del distanziamento social e la sicurezza dei prelievi secondo le procedure standard. Il personale amministrativo la catena della custodia dei dati sensibili: modulistica privacy e gestione del dato del paziente.

IL MINISTERO DELLA SALUTE E LA CIRCOLARE DEL 9 MAGGIO 2020 CHE VALORIZZA L’UTILIZZO DEI TEST SIEROLOGICI NAZIONALI:

Al riguardo, in merito all’affidabilità dei test sierologici si fa presente che la qualità e l’affidabilità di un test dipendono in particolare dalle due caratteristiche di specificità e sensibilità, e pertanto, sebbene non sussistano in relazione ad esse obblighi di legge, è fortemente raccomandato l’utilizzo di test del tipo CLIA e/o ELISA che abbiano una specificità non inferiore al 95% e una sensibilità non inferiore al 90%, al fine di ridurre il numero di risultati falsi positivi e falsi negativi. Al di sotto di tali soglie, l’affidabilità del risultato ottenuto non è adeguata alle finalità per cui i test vengono eseguiti.

IL LABORATORIO ANALISI CENTRO DI MEDICINA:

Tra i primi Laboratori Analisi privati in Veneto, quello del Gruppo Centro di medicina ha installato e reso operativa la nuova apparecchiatura Abbott. Dislocato a Conegliano, è di riferimento per una rete di 40 punti prelievo totali, tra interni ed esterni, e referta ogni anno oltre 1.5 milioni di esami l’anno. Ha già processato da aprile oltre 12 mila test sierologici. Referente dell’attività diagnostica è il Dott. Ferruccio Mazzanti, medico chirurgo specializzato in Biologia Clinica, che coordina una equipe di biologi e tecnici di laboratorio. “In questo modo rendiamo fruibile ad aziende, Enti associazioni uno strumento che potrà aiutare a individuare chi è venuto a contatto con il virus, contribuendo ad aumentare la fiducia verso la fase 2 del Paese, ora che ci apprestiamo a tornare gradualmente alla nostra vita – spiega il Dott. Ferruccio Mazzanti – Ma che anche ci candida a partecipare a quella indagine epidemiologica per una nuova e più realistica radiografia dell’Italia colpita dal Covid-19.

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