

SIMICO presente all’incontro “Olimpiadi Invernali Milano Cortina 2026”
A confrontarsi sull’organizzazione e sull’eredità dei prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici sono stati, lunedì 25 agosto, Andrea Abodi, Ministro per le Politiche giovanili e lo sport; Vittorio Bosso, presidente del Centro Sportivo Italiano; Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia; Fabio Saldini, Commissario di Governo e Amministratore Delegato Infrastrutture Milano Cortina 2026 S.p.A., Luca Santandrea, General Manager di The Coca-Cola Company; Andrea Varnier, amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina 2026.
L’incontro si è aperto con il richiamo al tema del Meeting – rigenerare e ripartire costruendo il futuro – accostato al significato dei Giochi come simbolo di speranza, unità e dialogo.
E proprio del dialogo, della cooperazione e del vivere in comunità ha parlato il Commissario Saldini che ha illustrato la sfida delle infrastrutture, non prima di una commovente testimonianza di un Saad, operaio maliano che grazie al cantiere olimpico ha cambiato la sua vita, stando insieme a compagni provenienti da ogni parte del mondo cogliendo l’opportunità di una integrazione concreta e proficua.
“Quando sono arrivato, a inizio 2024, non c’era un progetto pronto per i tempi richiesti. – ha detto Saldini – Abbiamo messo in campo tecnologie come il Building Information Modelling e il Digital Twin, ma soprattutto abbiamo costruito un cantiere umano fatto di persone, di storie, di multiculturalità”.
“A Livigno, i lavoratori hanno portato avanti l’opera con grande dedizione a temperature estreme. A Cortina, abbiamo avuto 21 nazionalità coinvolte. In 305 giorni di lavoro siamo riusciti a realizzare la pista da bob, una sfida considerata impossibile, che siamo invece riusciti a centrare rispettando tempi, costi e qualità”.
Per Saldini, la vera legacy non è solo nelle infrastrutture: “Non so se lascerò professionisti migliori, ma sono certo di lasciare uomini migliori, capaci di lavorare insieme e di imparare dalle differenze”.
Atleti olimpici presenti alla “Città olimpica” con SIMICO al Padiglione del MIT
È stato un successo di emozioni e partecipazione la visita degli atleti olimpici al Meeting di Rimini. Nella “Città Olimpica” del Padiglione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti hanno preso vita storie di coraggio, passione e sacrificio, raccontate in prima persona da chi ogni giorno vive la sfida più grande: inseguire un sogno a cinque cerchi.
Accompagnati dal Presidente FISI Flavio Roda e dal Direttore tecnico Maurizio Oioli, gli azzurri, ieri, hanno emozionato il pubblico con testimonianze particolarmente significative, perché saranno proprio loro a dare voce e vita alle infrastrutture che il MIT e SIMICO stanno realizzando.
Tra loro c’era Mattia Gaspari, skeletonista classe ’93, nato e cresciuto a Cortina d’Ampezzo, che ha visto rinascere lo Sliding Centre dalla finestra di casa. È stato il primo a testare con successo la pista lo scorso marzo, definendola “un gioiello incastonato tra le Dolomiti”. Nel suo palmarès spicca la prima storica medaglia mondiale italiana nello skeleton, conquistata nel 2020.
Accanto a lui Lorenzo Bilotti, oggi protagonista nel bob a quattro dopo una brillante carriera nell’atletica, con cui ha conquistato, insieme al team azzurro la medaglia d’argento in Coppa del Mondo nel 2023.
E ancora Giovanni Marchetti, talento emergente dello skeleton, che ha scoperto questa disciplina soltanto nel 2019 ed è già approdato in Coppa del Mondo, mostrando un futuro promettente.
Tutti hanno raccontato con entusiasmo l’esperienza di marzo, quando hanno provato la pista di Cortina, condividendo la stessa sensazione: essere rapiti dalla bellezza del tracciato.
Dal palco del MIT ha parlato anche Giada Andreutti, bobbista, che ha scelto di credere fino in fondo nel proprio sogno olimpico. Con coraggio e determinazione ha deciso di investire personalmente nella sua carriera, acquistando un bob usato anche senza avere alle spalle tutti gli sponsor necessari.
Un gesto che racconta meglio di ogni parola la forza e la passione che animano questi atleti.
Dal Padiglione MIT, con l’atleta, il messaggio al pubblico è stato chiaro: sostenere gli azzurri, con il calore del tifo, con i mezzi e con le opere, per alimentare un circolo virtuoso capace di portare l’Italia sempre più in alto.
Il ministero, insieme a SIMICO, è in prima linea per garantire Giochi indimenticabili, promuovendo questi messaggi e ascoltando gli atleti di qualsiasi nazionalità. Dalla Città Olimpica del MIT si è levato così un applauso lungo e caloroso, un incoraggiamento sincero che accompagnerà i nostri atleti verso le qualificazioni di Milano Cortina 2026.
A loro va un grande in bocca al lupo, con la certezza che la loro tenacia e i loro sogni diventeranno presto patrimonio di tutto il Paese.