Ferrata Berti chiusa per la frana sul Marcora, ma c’è ancora chi ci sale.
Dopo il recupero di due ragazzi belgi lo scorso 19 luglio e la segnalazione di ulteriori passaggi successivi di persone, ieri un altro escursionista si è trovato bloccato sul sentiero 242 della Ferrata Berti, nel punto in cui la frana del Marcora continua a scaricare materiale.
Benché infatti sia stata chiusa, anche con un’ordinanza del sindaco di San Vito di Cadore, in entrambi i punti di accesso, da Cortina e San Vito, e sebbene siano stati posizionati cartelli di avviso, continua il passaggio sull’itinerario attrezzato.
Ieri alle 15.30 un escursionista inglese di 60 anni, partito in mattinata dal Passo Tre Croci, ha chiamato dicendo di trovarsi sulla Ferrata Berti e che cadevano sassi dall’alto. Risaliti alla sua posizione teorica, gli è stato detto di non spostarsi dal punto riparato in cui si trovava e di attendere l’arrivo dei soccorsi, poiché al momento la montagna era nascosta dalle nuvole. Per decidere la strategia del recupero era necessaria la posizione esatta dell’escursionista, si è dovuto quindi attendere che si alzassero le nubi.
Falco 2, arrivato per un eventuale ricognizione e atterrato in attesa, è poi stato dirottato su un’altra missione. Quando le nuvole si sono spostate, il Soccorso alpino di San Vito di Cadore ha purtroppo appurato che l’escursionista si trovava proprio al centro della frana, a 2.400 metri di altitudine.
Una squadra di tre tecnici si è messa a disposizione per un eventuale trasporto in quota e da Treviso è arrivato Leone, che si è alzato subito approfittando della buona visibilità per una ricognizione. Arrivato nelle vicinanze dell’escursionista, alle 17.30 circa l’equipaggio è riuscito, con una rapida operazione di precisione, a recuperarlo dopo aver calato di una ventina di metri il tecnico di elisoccorso con il verricello. Il soccorritore ha agganciato subito l’uomo e l’elicottero si è allontanato immediatamente. L’escursionista è stato trasportato al campo base e affidato ai soccorritori.









