Una valanga ha coinvolto questa mattina tre persone al Passo Cibiana. Dalle prime informazioni tre persone sono state estratte vive, sul posto dalle ore 10.00 circa l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore. È in corso la bonifica.
Aggiornamento delle 12.40 di domenica 2 marzo 2025:
Sono due le valanghe cadute in successione in due diversi punti nella zona di Passo Cibana, che hanno coinvolto diversi gruppi di scialpinisti. Queste le prime informazioni. Alle 10 circa il 118 e stato contattato da un uomo che parlava del primo distacco, sugli Sfornioi, che presenti due gruppi di 4 persone ciascuno, aveva, a sui dire, travolto una persona, mentre poi, le persone erano in realtà tre, tutte estratte coscienti: una portata sotto shock dall’elicottero del Suem a Pieve di Cadore, una trasportata con un grave trauma alla gamba a Belluno, una rientrata autonomamente. Sulla valanga è stata trasportata da Falco una seconda unità cinofila, oltre a quella dell’equipaggio e dall’elicottero dell’Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza, per provvedere alla bonifica. Durante le operazioni è scattato un secondo allarme per un’altra valanga caduta sempre vicino al Passo Cibiana, ma più a ovest, verso Forcella Ciavazole, mentre stavano sciando diversi scialpinisti. Due in questo caso i coinvolti, estratti uno senza conseguenze, un altro con contusioni, recuperato da Falco. Su questo disacco, dove pare non mancare nessuno, è stato portato personale del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, raggiunto poi da quello della Guardia di finanza al termine della prima bonifica.
Aggiornamento delle 16.15
Sono cinque in totale, dei quali tre trasportati in ospedale, gli scialpinisti coinvolti questa mattina da due differenti valanghe cadute nella zona a fianco di Passo Cibiana, nel Gruppo del Bosconero.
Alle 10 sono arrivate le prime chiamate da più persone che facevano parte dei 3 diverso gruppi di sciatori, una dozzina in tutto, che si trovavano sotto la Cima degli Sfornioi, quando il gruppo di mezzo di tre persone, che stava superando un traverso, è stato trascinato a valle dal distacco. Uno degli sciatori e riuscito a rimanere, fuori, gli altri due sono stati trascinati per alcune centinaia di metri rimanendo sepolti sotto oltre un metro di neve. Lanciato l’allarme, tutti i presenti si sono prodigati per estrarre i sepolti, che li hanno riportati in superficie coscienti. Un 53enne di Belluno è stato accompagnato a Pieve di Cadore in codice 2, una 34enne di Voltago Agordino (BL), ritrovata oltre 300 metri più in basso, è stata medicata, imbarellata e trasportata dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore all’ospedale di Belluno con un sospetto grave trauma alla gamba. L’eliambulanza aveva inoltre prima portato una seconda unità cinofila in quota. Per completare la bonifica, l’elicottero dell’Air service center ha lasciato sulla superficie della slavina una squadra del Soccorso alpino della Guardia di finanza. Mentre si svolgevano le operazioni, attorno alle 11 è scattato l’allarme per una seconda valanga caduta poco distante a Forcella Ciavazole, dove due gruppi di scialpinisti, di 3 e 4 persone, stavano uno scendendo e uno salendo. I due travolti, uno appartenente a ciascun gruppo, sono stati trascinati per 300-400 metri senza rimanere sepolti. I compagni li hanno aiutati a uscire dalla neve. Sul posto è stata elitrasportata una squadra del Soccorso alpino di Pieve di Cadore, affiancata poi dai soccorritori della Finanza terminato sull’altra valanga. Un 45enne di Belluno, con un sospetto trauma facciale, è stato recuperato da Falco, volato al San Martino.