TURISMO INCLUSIVO AL VIA IL PROGETTO TRA ULSS DOLOMITI E COMUNE DI CORTINA D’AMPEZZO
Anche l’Ulss Dolomiti ha partecipato all’avvio ufficiale del progetto regionale “Turismo inclusivo” che si è tenuto oggi al Villaggio San Paolo a Cavallino Treporti, alla presenza dell’assessore alla Sanità, Politiche sociali e Programmazione socio sanitaria della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, l’assessore regionale alla Programmazione e agli enti locali Francesco Calzavara e i rappresentanti di numerose amministrazioni comunali e di tutte le 9 Ulss del Veneto.
Grazie al progetto, ragazzi disabili di tutta la regione potranno provare per la prima volta esperienze lavorative seguiti dal personale delle aziende sanitarie. Per alcuni di loro si concretizzerà anche l’opportunità di poter vivere un’autonomia abitativa e, in alcuni casi, potrebbe profilarsi l’assunzione a tempo indeterminato. Sindaci, datori di lavoro, imprenditori del turismo, inoltre, attiveranno iniziative di inclusività ed accessibilità anche in ambito sportivo e nelle varie eccellenze turistiche del Veneto.
Per il primo anno, il progetto coinvolgerà anche il territorio delle Dolomiti, dove è stato individuato come partner il Comune di Cortina, che ha accettato di condividere questa progettualità.
In questi giorni si sono tenute le prime riunioni operative tra Ulss, Comune, operatori turistici e terzo settore per declinare a livello locale il progetto regionale che ha l’obiettivo di promuovere l’accessibilità ai turisti disabili o con mobilità ridotta, attraverso interventi, strumenti e attrezzature per l’accessibilità, e di realizzare attività ludico-ricreative e sportive rivolte a loro e ai loro famigliari per arricchire la vacanza e renderla un’esperienza unica di inclusione.
Inoltre, si vogliono promuovere esperienze inclusive e di tirocinio lavorativo presso gli operatori turistici partner del progetto. A tale fine è stato coinvolto anche il SIL (Servizi di Inserimento Lavorativo) dell’Ulss Dolomiti che, grazie anche al coordinamento regionale, potrà effettuare una programmazione degli inserimenti. Si potranno favorire anche interscambi tra le località del Veneto che permetteranno agli utenti fragili e con disabilità di vivere un’esperienza di autonomia. Autonomia sia abitativa, anche emancipati dal contesto familiare, sia sociale, attraverso la partecipazione a varie attività ludico-ricreative e sportive, sia lavorativa. Attraverso esperienze inclusive nei luoghi di lavoro e integrandosi nei team delle strutture ricettive e degli operatori turistici coinvolti, si potranno, così, accrescere la propria professionalità, rafforzare la propria autostima e favorire lo sviluppo delle autonomie personali.