Denuncia per spaccio e quattro segnalazioni al Prefetto nel corso dei recenti servizi dell’Arma dei Carabinieri in Cadore e Comelico

Denuncia per spaccio e quattro segnalazioni al Prefetto nel corso dei recenti servizi dell’Arma dei Carabinieri in Cadore e Comelico

Cadore e Comelico. Prosegue l’impegno dell’Arma in materia di contrasto alla diffusione degli stupefacenti nell’alto bellunese, attività che necessita di una costante presenza sul territorio per poter mantenere il fenomeno sotto il livello di guardia: negli ultimi giorni i reparti della Compagnia Carabinieri di Cortina d’Ampezzo hanno segnalato un presunto spacciatore all’Autorità Giudiziaria e quattro assuntori al Prefetto di Belluno.
Nel primo caso la Stazione di Santo Stefano di Cadore assieme al Nucleo Operativo di Cortina, dopo aver acquisito alcune notizie poco confortanti nei confronti di un ventenne del Comelico, hanno eseguito un accesso nell’abitazione di San Pietro di Cadore dove il ragazzo convive con la propria compagna, rinvenendo all’interno della credenza della cucina, celati tra lo zucchero e il sale, cinque piccoli involucri di carta contenenti sostanza stupefacente per un totale di quattro grammi circa che, grazie alle analisi speditive condotte con i dispositivi portatili narcotest, è stata subito ricondotta al genere delle amfetamine. Poco lo stupore da parte della giovane coppia, d’altronde ambedue i soggetti erano già noti ai militari che, nel prosieguo della perquisizione domiciliare, hanno anche rinvenuto in un mobile del soggiorno un bilancino elettronico tipicamente utilizzato per il confezionamento delle singole dosi. Alla luce del rinvenimento dello stupefacente già suddiviso in dosi e del bilancino di precisione il ragazzo è stato quindi denunciato alla Procura di Belluno per spaccio.
Un altro episodio ha invece visto come protagonista un gruppo di giovani turisti sammarinesi particolarmente turbolenti, ospiti di un residence di San Vito di Cadore la cui direzione aveva avuto necessità dell’intervento dell’Arma in orario notturno per alcuni comportamenti poco educati tenuti nei confronti di una graziosa dipendente della struttura che aveva bussato alle loro camere per chiedere di fare meno rumore, viste le numerose lamentele che arrivavano dalle camere vicino. Giunta sul posto una pattuglia della Stazione di Cortina d’Ampezzo, presto rinforzata da una gazzella del Radiomobile della Compagnia, il motivo di tanta euforia si è palesato ai militari non appena questi hanno fatto ingresso nelle camere dei sammarinesi, tutti poco più che ventenni: in bella vista su di un tavolo c’era un piccolo contenitore metallico con i resti della marijuana appena fumata, circostanza facilmente riscontrabile anche dal tipico olezzo acre che si era ormai impadronito del piccolo locale a dispetto del disperato tentativo posto in essere dai giovani di aprire frettolosamente le finestre alla vista delle divise. Dopo aver riportato la calma nel residence ed aver redarguito tutto il gruppo ad un comportamento più consono, soprattutto in orario notturno, è stata formalizzata la segnalazione al Prefetto quale assuntore di stupefacenti nei confronti del solo ragazzo che aveva ammesso di aver consumato marijuana. Pur avendo sospetti di diversa natura, non avendo assistito alla scena i militari non potevano che prendere atto delle dichiarazioni concordi da parte di tutti i giovani, i quali indicavano il loro amico quale l’unico assuntore.
Sempre i militari della Stazione di Cortina, questa volta impegnati nell’ambito dei consueti controlli ai lavoratori stagionali, hanno rinvenuto all’interno di una stanza di una residenza/alloggio occupata da alcune ragazze i resti di una “canna” confezionata con tabacco misto a marijuana. I preliminari accertamenti hanno permesso di ricondurne il possesso ad una trentenne del centro Italia, a Cortina come cameriera stagionale, la quale ha candidamente ammesso di fare uso occasionale di stupefacenti.
Ad Auronzo, invece, i carabinieri della Stazione di Santo Stefano di Cadore sono intervenuti presso il Punto di Primo Soccorso ove aveva appena avuto termine una lite famigliare tra due conviventi di quel centro. Sebbene la vicenda dovesse essere ormai sopita, gli animi ancora molto accesi dei due e alcuni atteggiamenti particolarmente fuori luogo hanno fatto sorgere nei militari il sospetto che a far degenerare le cose potesse aver contribuito qualcos’altro. Per tale ragione, incuriositi, hanno accompagnato a casa la coppia ed ispezionando l’appartamento hanno rinvenuto nella loro disponibilità una bustina contente 8 grammi di marijuana, stupefacente che verosimilmente entrambi erano soliti consumare assieme. Immediata quindi la segnalazione al Prefetto per la detenzione per uso personale, in merito alle lesioni patite da entrambi, comunque di lievissima entità, nessuno dei due conviventi ha inteso per il momento sporgere alcuna querela.
Quanto accaduto si inquadra in una più ampia e regolare attività di contrasto al fenomeno degli stupefacenti nell’area ampezzana, cadorina e del comelico, verso la quale i carabinieri non intendono assolutamente abbassare la guardia. Sebbene le dimensioni del fenomeno realisticamente non permettano di azzerare il problema, le attività nel settore devono mantenere una particolare costanza per garantire un’efficace mitigazione dello stesso e, soprattutto, per non perdere il filo nascosto della rete dello spaccio e del consumo, utilissimo in occasione di indagini ben più importanti come quelle già portate a termine in passato nel territorio.

Maggiore Cristiano Rocchi
Compagnia Carabinieri di Cortina d’Ampezzo

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