UN MONDO CHE SI MUOVE, BELLUNO PRONTA A DARE IL VIA ALL’EDIZIONE 2025 DEDICATA ALLE DOLOMITI
Si è svolta nella mattinata di lunedì 15 settembre la conferenza stampa di lancio della seconda edizione de “Un Mondo che si Muove”, evento multi-esperienziale dedicato al turismo accessibile che, dopo il “tour perpendicolare” del Veneto sviluppato l’anno scorso tra il capoluogo bellunese e l’Isola di San Giorgio a Venezia, vedrà dal 18 al 21 settembre prossimi le Dolomiti Bellunesi e quelle Cadorine scenario esclusivo della seconda edizione.
Gestita congiuntamente dal Comune di Belluno e da Fondazione Efesto, la conferenza ha visto il Sindaco Oscar De Pellegrin aprire l’appuntamento portando i saluti dell’Amministrazione e spiegando i motivi che la vedono quest’anno nei panni di ente co-organizzatore dell’evento inclusivo.
Subito a seguire l’intervento dell’Assessore Lorenza de Kunovich, la cui delega speciale per “Un Mondo che si Muove” testimonia il livello di coinvolgimento della Città di Belluno a questa edizione 2025.
Presenti in sala anche i rappresentanti degli altri Enti territoriali protagonisti del tour multi-esperienziale: Roberto Padrin (Presidente Provincia Belluno e Sindaco di Longarone), Marianna Hoffer (Sindaca Valle di Cadore), Cindy Manushi (Sindaca Pieve di Cadore) e Christine Zanandel (Presidente Comitato Turistico di Cibiana). Assente giustificato il Sindaco di Auronzo di Cadore, Dario Vecellio Galeno. Per conto della Provincia e a nome dei colleghi Sindaci, il pensiero di Padrin ha sintetizzato il grande senso di vicinanza dei territori ai protagonisti di un’iniziativa votata a calare sul vissuto quotidiano tematiche particolarmente sensibili come accoglienza e inclusione, in particolare nei pochi mesi che precedono le Paralimpiadi di Cortina.
Proprio il movimento paralimpico, nei contributi di Davide Giorgi – presidente Comitato Italiano Paralimpico del Veneto e past-president Fondazione Efesto, e Davide Giozet – A.S.S.I. e Delegato Provinciale CIP Belluno, ha confermato di seguire con grande interesse lo sviluppo di questa edizione 2025 del progetto, una sorta di primo riflettore acceso su ciò che dal prossimo mese di marzo accenderà le luci del mondo sulle Dolomiti venete.
A Matteo Gobbo Trioli, Segretario Generale della Fondazione Efesto (Ente del Terzo Settore con sede nel Veneziano dedito alla promozione della cultura inclusiva nonché motore di tutta l’organizzazione) il compito di spiegare i dettagli della quattro-giorni, accompagnandosi con gli interventi di Paola Zannoni (Presidente CRI Belluno), Domenica Galimberti (Ispettrice Corpo Crocerossine), Alessandra Bragagnolo (Scuola Triveneta Cani Guida), Laura Pastore (Famiglie Rare Fondazione Efesto) e Marco Mauret, Delegato per Belluno dell’Unione Italiana Ciechi.
Prima tappa giovedì 18 settembre: alle 10:00 appuntamento a Belluno per la cerimonia di inaugurazione del parco pubblico inclusivo “L’isola che non c’è”, a seguire l’incontro con le scuole medie cittadine per condividere il tema delle città a misura di ipo-vedenti, quindi alle 12:00 la piantumazione de “L’albero del cammino” sempre presso il medesimo parco. Nel pomeriggio trasferimento a Longarone per le visite al Cimitero Monumentale di Fortogna e alla diga del Vajont, quindi chiusura di giornata presso il quartier generale di Pieve di Cadore.
Seconda tappa venerdì 19 settembre: in mattinata, dalle ore 09:00, incontro con le classi dell’Istituto Comprensivo di Pieve di Cadore, per un laboratorio con i cani-guida e la testimonianza del testimonial della Fondazione Efesto Moreno Pesce, atleta paralimpico di vertical e sky trail. Nel pomeriggio trasferimento a Cibiana per la visita al Museo Messner e al suo Campo Base, con passeggiata tra i murales del paese. Al termine nuovo spostamento, questa volta verso Valle di Cadore per un importante momento dedicato all’arte inclusiva (pittura, musica, danza) presso la Chiesa di San Martino, che si chiuderà con la seconda cerimonia di piantumazione dell’Albero del Cammino prima del rientro alla base di Pieve di Cadore.
Terza tappa sabato 20 settembre: Moreno Pesce farà da guida ad una passeggiata nel più grande bosco del Cadore, la Foresta di Somadida in località Palus San Marco. Seguirà un’esperienza di Nordic Walking e la terza cerimonia di piantumazione dell’Albero del Cammino. Nel pomeriggio trasferimento ad Auronzo di Cadore per un appuntamento con musica e danza inclusive presso la Chiesa di Santa Giustina. Alle 19:30 cena gourmet presso il ristorante Alla Stadiera a cura della chef Ivana Zandegiacomo Bianco.
Quarta tappa domenica 21 settembre: trasferimento mattutino da Auronzo a Pieve di Cadore sulle supercar dell’Associazione Magnifica Auto, quindi passeggiata al Parco Roccolo e quarta cerimonia di piantumazione dell’Albero del Cammino. Chiusura con una visita della città e con il dibattito sullo sport paralimpico organizzato dal Comitato Italiano Paralimpico e i suoi testimonial Davide Giozet, Moreno Pesce e Angela Menardi.
GLI INTERVENTI
OSCAR DE PELLEGRIN
Estremamente felici e orgogliosi per la partenza da Belluno per il secondo anno consecutivo, “Un Mondo che si Muove” è un evento molto importante, qui si abbattono barriere che non sono architettoniche, ma culturali. L’occasione delle Paralimpiadi è fondamentale per lasciare un’eredità inclusiva e di accoglienza a questo territorio, e tutti noi dobbiamo farci promotori di una spinta verso un atteggiamento culturale rinnovato. Vogliamo e dobbiamo essere uno stimolo per la società agendo, non raccontandoci che bisogna agire. Un Mondo che si Muove farà da apripista ad un’occasione irripetibile come le Paralimpiadi, un passaggio storico che dovrà lasciare un’eredità speciale ad un turismo accessibile e ad un territorio temprato nell’accoglienza. Abbiamo un’opportunità straordinaria per lanciare questo messaggio e per accogliere in questa terra bellissima, che sono le Dolomiti, davvero tutti, persone senza e persone con disabilità. Le leggi nazionali impongono determinate regole: l’inclusione, l’accessibilità non sono un dovere giuridico ma un volere morale, è questo il messaggio forte da diffondere anche grazie ad iniziative nobili come queste.
LORENZA DE KUNOVICH
La collaborazione con Un Mondo che si Muove è nata lo scorso anno ed è stato subito molto positiva. Abbiamo ideato un percorso di condivisione, non senza qualche difficoltà sull’accessibilità: dobbiamo lavorare per farci trovare pronti. Con la Fondazione Efesto c’è stato subito un grande feeling fin dalla scorsa edizione, orgogliosa di aver preso parte al disegno di quest’anno, ideando un percorso di condivisione che lasci parlare al nostro territorio il linguaggio dell’inclusione. Dobbiamo prepararci ad essere accoglienti davvero.
ROBERTO PADRIN
Questo progetto fa riflettere e ci stimola ad adeguarci al mondo delle disabilità. La Provincia di Belluno vuole diventare simbolo dell’inclusione. Insieme si costruiscono le cose belle. Le Paralimpiadi sono una grande opportunità, il 18 avrò l’onore di accompagnare tutto il gruppo de Un Mondo che si Muove sul Vajont, in un momento di confronto e di memoria che è parte della nostra identità
DAVIDE GIORGI
Le Paralimpiadi sono alle porte, Cortina avrà il 75% di gare proprio delle Paralimpiadi. Abbiamo bisogno di un cambiamento culturale, che veda però anche investimenti futuri, economici, politici e culturali. Insieme dobbiamo realizzare un salto di qualità, tutti assieme, e il lavoro splendido di Fondazione Efesto in collaborazione con la Città di Belluno e le amministrazioni locali traccia inevitabilmente la direzione di questo percorso in attesa che le luci di tutto il pianeta si accendano sul Veneto e sul Bellunese.
MATTEO GOBBO TRIOLI
Entusiasti e carichi per la partenza di giovedì: quest’anno sono ben 42 i partecipanti, con una crescita del 30% rispetto all’anno scorso, segno che quanto seminato ha saputo germogliare al meglio. Va assolutamente ricordato che tutti i volontari, i coordinatori, i professionisti a seguito del progetto sono persone che prendono ferie per poterne fare parte, andando ad esplorare uno dei più bei territori della nostra regione. Non si tratta di vacanze per disabili, e non si tratta solo di un viaggio, ma di una visione nuova, da sperimentare e condividere assieme. Non siamo qui per emettere giudizi o recensioni, siamo qui per portare un messaggio e un contributo agli operatori economici e commerciali del territorio, alberghi e ristoranti in primis, e poi certamente per seminare una cultura rinnovata e innovativa, partendo dagli studenti delle scuole medie del territorio. Grazie al sopralluogo svolto quest’anno, l’anno prossimo potremo avere camere accessibili anche all’ex Villaggio Eni, e questo è già ufficialmente il primo risultato di questa edizione 2025.
MORENO PESCE
Nessuna volontà di porsi come “eroi” o persone da privilegiare, noi con una disabilità siamo semplicemente persone da rispettare, e sul concetto di rispetto stiamo costruendo la nostra azione di testimoni quotidiani. Con Un Mondo che si Muove di quest’anno lavoreremo tanto con bambini e ragazzi, condividendo momenti e luoghi magnifici, ma anche partendo da concetti semplici, come una buona educazione al rispetto dei parcheggi, perché ogni grande passaggio culturale nasce dalle cose più immediate e solo apparentemente banali.









