La FIPsiS, Federazione Italiana degli Psicologi dello Sport, vuole sensibilizzare la società sportive sull’importanza che la mente ha nella pratica sportiva: ascolta l’intervista con Sonia Lorenzi, a capo del Comitato Veneto di FIPSIS
Con l’avvicinarsi delle Olimpiadi del 2026, l’attenzione non è rivolta solo alla preparazione atletica, ma anche alla cura degli aspetti mentali che incidono sulla performance. Gestire l’ansia, mantenere la concentrazione e sviluppare la resilienza sono fattori determinanti per affrontare al meglio la pressione delle gare. In questa prospettiva, la FIPsiS – Federazione Italiana degli Psicologi dello Sport – è già al lavoro, promuovendo una serie di iniziative mirate a supportare gli atleti nel loro percorso psicologico verso l’appuntamento olimpico.
“Lo sport non è solo corpo, muscoli e tecnica ma anche testa, cuore, emozioni e tanto altro. Nella prestazione sicuramente contano la concentrazione, la gestione della pressione, la fiducia di sè e anche la capacità di reagire agli errori. La figura dello psicologo dello sport dà degli strumenti concreti per affrontare questi momenti di stress, per mantenere la lucidità e per ritrovare la motivazione” dice Sonia Lorenzi, a capo del Comitato Veneto della Federazione Italiana Psicologi dello Sport (FIPsIS)
Tra i primi impegni in agenda, il Comitato sta organizzando per il 4 ottobre 2025 a Belluno un importante convegno regionale. Questo evento sarà un momento cruciale di preparazione in vista delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026, che vedranno il territorio veneto protagonista.
Ascolta l’intervista realizzata da Mosì dal lettore sottostante:









