MORTO ARTURO FILIPPINI DEL TOULA’.
“La notizia mi lascia sgomento. Mai avrei pensato in un momento così tragico parlare anche della scomparsa di Arturo Filippini. È un lutto per tutta la Regione perché con lui se ne va una colonna portante della ristorazione trevigiana e veneta. Un uomo che ha fatto la storia non solo della gastronomia ma anche uno di quelli che più hanno contribuito a far conoscere il Veneto e a far valere la nostra comunità a livello internazionale”.
Così il Presidente della regione del Veneto, Luca Zaia, saluta l’amico Arturo Filippini che oggi è spirato all’Ospedale Ca’ Foncello di Treviso.
Il grande ristoratore trevigiano, ma pavese di nascita, Arturo Filippini, è morto in ospedale a Treviso oggi alle 15: aveva 79 anni ed era ricoverato dal 24 marzo scorso colpito dal Coronavirus.
Veniva dall’Appennino pavese, conobbe Alfredo Beltrame con cui gestì un ristorante a Jesolo per poi aprire la catena dei ristoranti Toulà, che ha imposto nel mondo l’idea di una ristorazione informale ma di altissimo livello.
Nel 1961 nella Marca la casa madre dei suoi locali, poi Cortina d’Ampezzo, Milano alla scala, Roma, Monaco, Costa Smeralda, Pechino, Helsinki e Toronto. E poi il catering “firmato” Toulà, un mito a livello mondiale, esportato anche nel Pacifico, su espressa richiesta. Nel locale Da Alfredo, in centro a Treviso, e nel locale di Cortina d’Ampezzo che ha tenuto sino a pochi anni fa, ha ospitato tanti vip e personaggi dello spettacolo, della politica e dell’economia.
Lascia la moglie Marisa, i figli Massimo, Martina, Michela e Nicola.
“Il nome di Arturo Filippini significa Toulà, un nome che a sua volta è diventato sinonimo di ristorazione di rango in tutto il mondo – prosegue Zaia -. Un marchio che, con i suoi ristoranti, ha rappresentato il suo impegno di una vita, da quando era l’allievo di Alfredo Beltrame fino agli ultimi giorni quando solo l’emergenza sanitaria lo ha così tristemente allontanato dal suo posto all’ingresso del locale trevigiano”.
“Soltanto qualche anno fa abbiamo perso il fratello Piero, altra colonna della nostra ristorazione, ora piangiamo lui – conclude il Governatore -. Non dimenticheremo mai la sua simpatia, la sua allegria, la sua cordialità, la sua professionalità che è stata riferimento per generazioni di colleghi. Invio un abbraccio alla signora ed a tutti i familiari”